EVENTO PIOVOSO E VENTOSO NON PARAGONABILE A VAIA 2018

I ricordi sono ancora nel disastroso evento di Vaia 2018, tre giorni di pioggia (715 mm nella leggendaria Soffranco, un borgo incastonato nelle curve della Val di Zoldo) nei giorni 27-28-29 ottobre 2018. Già questo differenzia tutto quello che abbiamo passato in poco meno di 24 ore. Vaia è stato un evento organizzato con un movimento impetuoso di un minimo che è entrato nel Mar Ligure e ha scatenato il finimondo, con neve a 400 m nell’est della Francia, i 25 gradi della Sicilia ed i 27 dell’Albania, con un pescaggio dell’aria calda dal deserto algerino.
E questa impetuosità di questo minimo che si è buttato sui nostri mari ha scatenato temporali che mixati con la jet stream non altissima ha concesso degli eventi di vento impareggiabili. Noi abbiamo misurato a Passo Rolle 217 km/h, forse non tutti se lo ricordano, e una marea di 160-170-180 km/h tra prealpi Trevigiane (Cesen) e Dolomiti Meridionali. Vi propongo i nostri “soliti” report ventosi, impareggiabili al 2018 ma anche ad altri eventi primaverili. Il 30 è arrivato lo Scirocco, il 31 è arrivato il Maestrale (ma con anemometri bloccati oltre i 2000 m per la neve scesa in mattinata sino ai 1800 m nelle Dolomiti)
Le dinamiche sono diverse: i minimi che ci stanno interessando ora viaggiano lontani da noi, a migliaia di km e proprio per questo che sono davvero inquietanti. Siamo distanti migliaia di km eppure sono strutture imponenti che arrivano a disturbarci fino a qui. Oltre a questa preoccupazione di sistemi sempre più imponenti che vanno a contrastare delle alte pressioni imponenti (ricordo i 45 giorni di bel tempo incontrastato da inizio Settembre a metà ottobre) e che se per caso arrivassero a ripetere le “mosse” a sud come Vaia, sarebbero davvero devastanti.
Ci deve preoccupare sempre di più che si va in allerta arancione o addirittura rossa per 18-24 ore di maltempo. E’ molto preoccupante per le serie ripetute e bisogna sempre considerare che siamo da 2 anni e mezzo in forte sottomedia pluviometrica, e se questi episodi accadessero dopo 1 anno di sopramedia pluviometria? Tutto questo ci deve preoccupare e tutto questo ci deve far riflettere.
E’ un post delle ovvietà? Probabilmente sì,ma qualcuno dovrà pur informare correttamente sul passato e sul presente, in un mondo dove le informazioni viaggiano veloci

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