TERZA PERTUBAZIONE ARCHIVIATA, MA SI APRIRA’ UNA SETTIMANA MOLTO DIFFICILE PER IL NOSTRO TERRITORIO. IN ARRIVO DUE PERTURBAZIONI FORIERE DI PIOGGIA E DI UN TESO SCIROCCO

Da domani si apre il momento più “crudo” per questo Autunno 2023. Solo poche settimane fa le temperature ed il clima erano ancora assai gradevoli, ma come siamo abituati da ormai 15 anni a questa parte, a partire da quel famoso 2010 (dove il ricordo di tutti è ancora molto vivo per tutti i danni provocati dall’alluvione), ma già con qualche avvisaglia l’anno prima, stiamo per assistere ad un importante fase di maltempo che si protrarrà per tutta la settimana in due fasi. Arriviamo da due perturbazioni settimanali, tutto sommato blande a confronto a quello che vivremo. L’assenza del protagonista Scirocco è stata fondamentale per arrivare ad oggi con un sistema idrogeologico ancora in palla. Nella terza perturbazione tra giovedì e venerdì si sono registrati quantitativi “democratici” con un 20-35 mm diffusi su tutto il territorio veneto e trentino, ovviamente FVG è un discorso a parte col doppio o triplo dei quantitativi, ma con il vento forte da Sudovest è questo il trend che abbiamo già spiegato. C’è stata una piccola fase ma molto intensa di Sud-Sudest sulle coste che hanno creato numerosi danni sulle spiagge e qualche effetto di “storm surge” a Grado.
Quello che succederà da domani però è un nuovo impulso piuttosto severo che potrebbe far presagire per metà settimana ad un’allerta maggiore su alcune zone. La mappa allegata è l’accumulo di pioggia da oggi a martedì mattina sul nord Italia. Il colore più scuro sono 150-200 mm e quello meno scuro 100-150 mm. E’ atteso il “vero” Scirocco che darà ulteriori problemi di mareggiate tra lunedì in mattinata e prime ore di martedì con una Marea a Venezia di 125 cm. Visto il trend che ora dopo ora sta AUMENTANDO le aspettative di pioggia, è lecito aspettarsi ACCUMULI anche leggermente maggiori ed una onda di marea più alta, anche se la marea astronomica per fortuna non è forte come in altre occasioni.
E’ giusto ammettere che sale la preoccupazione perchè stiamo parlando di quantitativi diffusi oltre i 60-70 mm con rain rate pesanti ed una montagna già con terreni piuttosto zuppi che riceveranno rain rate molto pesanti come si dice dalle nostre parte “a secie roverse”. Sì sarà un episodio fugace, in mancanza di un vero e proprio blocco a est, ma ci sarà una ripetizione tra giovedì e venerdi dove le prime previsioni ammettono che potrebbe esserci non proprio bis ma un mezzo bis.
Non ci sono particolari analogie con il 2010, però la saturazione dei terreni dopo questa quarta perturbazione sarà molto molto alta.
Territori più colpiti sempre gli stessi con portante SW+SE al suolo: recoarese e valle dell’agno, asiaghese, feltrino, bellunese orientale, trevigiano settentrionale, agordino meridionale, valsugana, primiero, dolomiti di brenta e comelico.
La quota neve potrà aiutare. Di neve in quota sotto i 3000 m non ce n’è: i modelli indicano una forbice da 50 e 100 cm oltre i 2700 metri con calo nella nottata di lunedi sino ai 2000 m quindi arriverà la prima neve sui passi dolomitici. Nella seconda perturbazione dovremo risalire sui 2600 m per poi calare in maniera drastica sino ai 1500 m per entrata di aria più fredda, per il primo assaggino di inverno alle medie-alte quote.
Nel nostro piccolo vi terremo informati da domani pomeriggio.

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