PRIMO PEGGIORAMENTO AUTUNNALE. MEDIE TRA I 20 ED I 50 MM CON PUNTE A 140-160 MM

Si chiude il primo vero peggioramento autunnale con 36 ore di pioggia a macchia di leopardo. In questi casi l’insistenza delle precipitazioni si è accanita spesso nei soliti luoghi però ci sono delle eccezioni importanti che è importante segnalare e per questo scriviamo immediatamente, perchè i dati sono tanti e la situazione è stata interessante. Fronte da SW in spostamento verso E-NE con minimo lontano dalle nostre lande che ha però lasciato dalle nostre parti un discreto passaggio perturbato. Discreto perchè i modelli a 24-48 ore davano quantativi ancora più particolari e più a sud, invece si sono presentati, in questo caso correttamente verso SW nella macroregione triveneta e nella parte Est, come si confà con le direttrici SSW e passaggio di jet stream (non diretto) con questa direzione.
Vi postiamo le due aree che ha piovuto di più, a ovest quella tra i parchi dell’adamello e del brenta, orografia adatta a questi tipi di peggioramento, e poi questo particolare “cetriolo” che va dal Primiero settentrionale al Fedaia, passando per il Valles. Un particolarissimo corridoio che ha permesso di accumulare dei quantitativi record per una portante da SW, di solito abituati a vedere questi dati con pesante scirocco. 160 mm al Passo Rolle in 36 ore è di tutto rispetto come i 110 mm di Passo Fedaia. I 100 del Manghen o della zona della Paganella ed i 140 mm di Daone Malga Bissina erano previsti dai principali modelli. Interessante anche non ossservare la tripla cifra su Grappa, Recoarese, Bellunese ed Asiaghese, tutte zone indicate come zone in cui doveva piovere più intensamente.
Per l’occasione avevamo diviso il peggioramento in due momenti: il primo entro la mattinata ed il secondo entro la serata. I dati sono lampanti perchè nella seconda fase non sono così importanti come la prima, nonostante i quantativi previsti erano proprio maggiori in quelli del pomeriggio. I valori del vento li vedete sono di tutto rispetto ma non così pesanti come diverse previsioni ammettevano. Tutti i valori più importanti li abbiamo segnati nelle “solite” stazioni esposte e d’alta quota mentre in valle i valori si sono incastrati tra i 30 ed i 55 km/h nel Trentino, la zona più battuta da questa pertubazione
A livello di idrometri, leggeri passaggi di piene debolissime sulle aste occidentali del trentino ed estremo orientale trentine, però sicuramente non mancheranno gli smottamenti ed i movimenti franosi che attanagliano tutto il nostro territorio, ferito da diversi problemi che derivano dal 2018.
In allegato i due momenti che abbiamo individuato ed i corrispettivi cumulati in mattinata ed in serata ed il parallelo con l’intensità del vento così da confrontare su più stazioni quanto sia stata più forte la seconda parte che la prima (come da previsione tra l’altro). Non abbiamo parlato di quota neve perchè proprio non c’è stata, con lo 0,5/-0,5 nelle ultime 36 ore nella nostra ammiraglia a Punta Penia con un quantitivo non preciso da vedere con le webcam.
Nelle prossime ore rovesci per un leggero rientro fresco, ma il vento non smetterà di soffiare in alta quota, mentre da martedì nuovo peggioramento con quota neve più bassa ma non enormemente più bassa e così anche prima del prossimo fine settimana con pertubazioni frastagliate ma discretamente intense, confidando in una quota neve via-via più bassa fino ad arrivare intorno ai 2600 m.
 

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