TERZO INIZIO D’ESTATE CON PIU’ GIORNI SOPRA I 30 GRADI DAL 1955

Abbiamo preso in esame la lunga serie di dati disponibili per la stazione di Bassano del Grappa (Vicenza) altitudine 130 m (1949-2021), nostro punto di riferimento da tanti anni per dare uno spaccato della situazione della pianura e della pedemontana triveneta, certi che ci saranno gli organi ufficiali, soprattutto di ricerca a livello pubblico e privato, ad accreditare definitivamente i dati e riflessioni da noi proposti.
La somma dei giorni dei primi due mesi d’estate, Giugno e Luglio, con temperature massime uguali o superiori a 30 gradi è la terza dal 1955. Sono 36 i giorni su 61 registrati in questo 2021 con temperature sopra i 30 gradi, terzo solo all’innominabile 2003 (45 su 61) ed al recente 2019 (40 su 61), pareggiando i dati del 2015 (36). Oggi ha superato il 2012, 2013 e 2017. Solo snocciolando questi ultimi dati, negli ultimi 9 anni già cinque volte abbiamo raggiunto i 35 giorni sopra i 30 gradi, quando nel decennio prima (2000-2010) è successo solo una volta.
Al contrario però, in questi ultimi 9 anni dal 2012, solo in 2 volte al 2 agosto non si sono raggiunti i 35 gradi. Dal 2000 è la 10a volta che non si raggiungono i 35 gradi prima del 2 agosto. Da far notare che il 1994 e 1995 hanno avuto i primi 35 giorni su 61 della storia.
Se guardiamo solo a quest’ultima statistica si potrebbe anche pensare ad una diminuzione del “peso” delle ondate di calore sul territorio a nordest dell’Italia, ma se guardiamo la linea di tendenza sul grafico allegato, il trend è bello e chiaro anche ai più scettici. Siamo passati dalla media di 13 giorni degli anni 50 ai 32 del 2020, quindi più che raddoppiati.
Ci stiamo facendo, purtroppo, l’abitudine a segnare record su record anno dopo anno, o forse meglio dire, lustro dopo lustro, con uno straordinario aumento di eventi. Ma se fino al 2015 le ondate di calore sono state molto forti e sono leggermente in flessione come numero e come potenza, i numeri sono impietosi nel definire che ormai la “nuova normalità” (leit motiv del momento) è già definita: l’aumento costante della temperatura media, diminuendone i picchi per il nostro nordest (ed anche qui bisognerebbe disquisire soprattutto nel centro-sud italia di tale affermazione), ma con un preoccupante e reiterato raggiungimento di soglie di temperature massime che fino ad una generazione fa (o anche 30 anni fa) non si poteva nemmeno immaginare. Sinceramente preoccupante.

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